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Celiachia, cos'è e quali sono i sintomi?


La celiachia è una reazione immunitaria all’assunzione di glutine. Questa reazione produce un’infiammazione che danneggia il rivestimento dell’intestino tenue, e impedisce l’assorbimento di alcuni nutrienti (malassorbimento).

Cos’è la celiachia?

La celiachia è una patologia cronica autoimmune che provoca una reazione immunitaria dell’organismo all’assunzione di glutine: un complesso proteico presente in molti cereali, come orzo, frumento e segale. In Italia oltre 200.000 pazienti soffrono di celiachia, ma, tenendo conto dei casi non diagnosticati (per esempio gli asintomatici), il numero effettivo si aggirerebbe sui 600.000. La reazione immunitaria, se non diagnosticata e curata, scatena uninfiammazione a livello del piccolo intestino (intestino tenue) che impedisce il corretto assorbimento dei nutrienti compromettendo la salute del paziente interessato.

Nei soggetti celiaci mangiare glutine scatena una risposta immunitaria che colpisce  l’intestino tenue; il persistere di questa risposta produce un’infiammazione che danneggia le strutture fondamentali  dell’intestino tenue, i villi intestinali,  causandone un appiattimento e di conseguenza un’incapacità di  assorbire i nutrienti (malassorbimento). Il danno intestinale può causare perdita di peso, gonfiore e talvolta diarrea. Il malassorbimento in particolare di vitamine e oligoelementi può causare danni a diversi organi tra cui sistema nervoso, osso, apparato riproduttivo, sistema sanguigno. Non esiste una cura per la celiachia, ma seguire una scrupolosa alimentazione senza glutine può aiutare a gestire i sintomi e promuovere la guarigione intestinale.

Quali sono le cause?

La celiachia è una patologia multifattoriale: la sua comparsa è caratterizzata da un fattore ambientale (l’assunzione del glutine) e un fattore genetico. Oltre alla predisposizione genetica potrebbero giocano  un ruolo per la sua comparsa anche altri fattori quali per esempio un’infezione intestinale da rotavirus nel corso dell’infanzia, o fattori fisiologici come le infezioni gastroenteriche o la gravidanza. La celiachia si associa spesso ad altre malattie autoimmuni (diabete mellito di tipo 1, artrite reumatoide, tiroidite) e a sindromi genetiche (Down, Turner).

Quali sono i sintomi?

I sintomi della celiachia possono variare notevolmente. Anche se i sintomi classici siano diarrea, gonfiore addominale e meteorismo, crampi all’addome e perdita di peso, molti soggetti celiaci non hanno sintomi in ambito digestivo.

Il paziente potrebbe, quindi, riscontrare:

    • anemia, solitamente derivante da carenza di ferro
    • perdita di densità ossea (osteoporosi)
    • debolezza muscolare
    • alopecia
    • formicolio a mani e piedi
    • Convulsioni
    • afte orali
    • infertilità, poliabortività
    • cefalea

Diagnosi

Qualora si sospettasse di essere affetti da celiachia, è molto importante non improvvisare diete che potrebbero essere dannose per la salute, ma consultare uno specialista

Gli esami per diagnosticare la celiachia comprendono esami del sangue, e in caso di risultato positivo, gastroscopia con biopsia a livello del duodeno.

Trattamenti

L’intestino e la mucosa devono ritrovare la loro funzionalità originale. Per questo motivo e per ridurre i sintomi, anche invalidanti, della malattia il paziente deve seguire una dieta rigorosamente priva di glutine.

Sono dunque vietati pane, pasta, dolci e derivati del pane fatti con cereali e farine a base di avena, frumento, farro, orzo, grano, Kamut, o malto. Sono da evitare anche lievito e seitan, piatti pronti che possono contenere tracce di glutine, latte e yogurt a base di cereali e malto, salse, dadi solubili, insaccati e caramelle che hanno il glutine come addensante. Tra le bevande sono vietate birra e bevande solubili che potrebbero nascondere tracce di glutine e tè aromatizzati.

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